In ginecologia la pratica chirurgica è volta alla risoluzione di numerose patologie.
Il dottor Arnulfo vanta una notevole esperienza nel campo della chirurgia per il trattamento delle patologie ginecologiche benigne e oncologiche femminili.
Nel corso degli anni ha svolto infatti un’intensa attività di ricerca in ambito oncologico-ginecologico, attraverso studi scientifici e collaborazioni, specializzandosi nell'ambito della chirurgia mini-invasiva, con particolare attenzione alla chirurgia robotica.
La laparoscopia è una tecnica chirurgica mini-invasiva: con tre o quattro piccole incisioni della cute di soli tre-quattro millimetri permette, con l’ausilio di una telecamera e di strumenti adeguati, l’esplorazione e il trattamento dell’ovaio, delle tube e dell’utero. Consente di rimuovere tramite aspirazione cisti, miomi, endometriosi, ascessi, appendicite e tumori maligni.
Grazie all’isteroscopia è possibile rimuovere polipi endometriali, miomi, setti uterini in modo veloce e sicuro.
Si tratta di una tecnica mini-invasiva che viene eseguita ambulatorialmente e senza necessità di anestesia, ed è particolarmente indicata anche in oncologia femminile per effettuare biopsie endometriali.
Quando una patologia oncologica femminile, come il tumore dell’endometrio, richiede l’asportazione dell’utero si parla di isterectomia.
L’operazione avviene quando possibile per via laparoscopica e, se necessario, prevede anche l’escissione dei linfonodi (linfoadenectomia) posti lungo arterie e vene addominali.
Una neoplasia maligna del collo dell’utero in fase iniziale può essere trattata con la conizzazione, e cioè l’asportazione del solo collo dell’utero, con l'isterectomia semplice, quindi l’asportazione dell’utero, o, nei casi più gravi, con l'isterectomia radicale, che prevede asportazione dell’utero e dei tessuti circostanti.
Operazioni di questo tipo richiedono una preparazione chirurgica di alto livello. Il trattamento chirurgico in ambito oncologico femminile deve infatti essere in grado di eradicare il tumore risparmiando i nervi della fascia addominale con la tecnica “nerve sparing”, per una ripresa funzionale più rapida e completa della paziente.
Nella cura del tumore dell’ovaio è fondamentale affidarsi a un ginecologo specializzato in oncologia femminile, in grado di diagnosticare lo stadio della malattia e di eseguire una stadiazione corretta.
Se la neoplasia è in fase iniziale la terapia prevede l’asportazione, oltre che di ovaio e utero, di linfonodi, omento, appendice, biopsie. Se invece il tumore è in fase avanzata è necessaria un’escissione completa di tutto il tumore, anche con eventuale asportazione di tratti di intestino, diaframma e metastasi addominali.
Patologia oncologica femminile che consente ampio margine di trattamento e guarigione completa, il tumore maligno della mammella viene curato chirurgicamente da uno specialista in grado di unire sicurezza oncologica a un adeguato profilo estetico e funzionale.
Le tecniche chirurgiche per la cura del tumore mammario sono oggi consolidate e sicure. Consistono in interventi di quadrantectomia o tumorectomia, e cioè di asportazione dell’intera mammella associata all'asportazione del primo linfonodo della catena ascellare a cui drena il tumore (“linfonodo sentinella”), con risparmio della cute (“skin sparing”) o del capezzolo (“nipple sparing”). Possono prevedere l’inserimento di protesi e tecniche di ricostruzione.